I
GIANBAR (GIANNI BARETTA)
 
L'ARTISTA GIANBAR RENDE NOTO CHE LE SUE OPERE SONO PRESENTI IN PERMANENZA PRESSO LE GALLERIE D'ARTE " ACCADEMIA " E " MICRO' " DI TORINO. INFORMA ALTRESI' CHE, IN OCCASIONE DELLA MONOGRAFIA IN CORSO DI PREPARAZIONE, HA IN ATTO IL CENSIMENTO DELLE PROPRIE OPERE, PER CUI CHI FOSSE INTERESSATO A TALE INIZIATIVA E' INVITATO A PRENDERE CONTATTO DIRETTO CON L'ARTISTA ALLE UTENZE TELEFONICHE 011/280524 - 3403282537 OD ALL'INDIRIZZO E-MAIL lstic@libero.it PER LA VERIFICA DI AUTENTICITA'  E CONSEGUENTE INSERIMENTO NELLA MONOGRAFIA STESSA.
 
 
GIANBAR PITTORE E SCULTORE MAGICO
 
"Gianbar", è nato a Torino e si  è diplomato al Liceo Artistico dell'Accademia Albertina.
Dopo un periodo giovanile con esperienze cubiste ed espressioniste e studi seri di approfondimento sulla storia dell'arte, paleontologia, psicanalisi e parapsicologia, da questo magma vitale, è approdato alla sua attuale nuova figurazione del mondo che trasfigura attraverso la sua pittura.
Artista di forte personalità, ha viaggiato molto ed ha allestito mostre personali nelle principali città italiane.
Di notevole importanza è stato l'invito ad esporre alla REALE ACCADEMIA di LONDRA.
Nel 1995 la sua città natale Torino, con il Patrocinio della REGIONE PIEMONTE, gli ha dedicato una grande mostra antologica al PIEMONTE ARTISTICO E CULTURALE, che ha destato notevole interesse di pubblico e critica.
La pittura di GIANBAR inconfondibile con colori forti e personali, affronta con varie tematiche il ciclo vitale dell'uomo con le sue ansie, vittorie e delusioni, pur svolte con una visione spirituale e positiva della vita.
Di notevole interesse sono i messaggi che, il pittore 'gianbar' attingendo nel grande serbatoio dell'inconscio collettivo, proietta nel futuro prossimo dove presenze extraterrestri si affacciano misteriosamente dalle sue possenti tele con messaggi simbolici premonitori...
 
 
LE MAGICHE SCULTURE 
 
Da anni il pittore gianbar, oltre a materializzare le sue idee su tela, si è dedicato alla scultura utilizzando le materie più variegate; dal legno al cemento, dall'acciaio al nobile bronzo o alle pittosculture, formate da materiali forniti dalla moderna tecnologia come parti di macchine che utilizza ai suoi fini, rendendo ancora più tangibili i suoi messaggi esoterici.
Le sue composizioni sono antiche e moderne nel medesimo tempo. I suoi studi di archeologia e di esoterismo hanno inciso fortemente su queste sculture che diventano simboli, utilizzando la forma del cerchio e del triangolo quale messaggio sia estetico che esoterico.
La forma del pensiero diventa tangibile nelle sculture di Gianbar e crea nello stesso spettatore sensazioni diverse e fruibili da diversi punti di vista, diventando oggetti e pensieri da meditare
 
HANNO SCRITTO 
 
 
M.BERNARDI  -  PADRE P. BORGA  -  V. BOTTINO  - E. CANE' -  L. CARANDO - F. CARESIO  - M.  CENTINI -   V. COMO  -  M. CONTINI  -  G. DELLA MARTORA - E. DI VITA - M. DORIGO - A.  DRAGONE -  L. DURANDO -  G. FALOSSI - GRASSI - MAZZEO - GALVANO  - F. CARESIO - C. MORRA - A. MISTRANGELO - A. MINUCCI - M. PORTALUPI - A. OBERTI - A. PEDUTO - P. RIZZI - M. ROBIGLIO - A. ROSSI - G. REBUFFO - C. RUJU - L. SARTORI - A. SPINARDI - V. TIBERI - F. TORRIANI -
 
 
 
SU RIVISTE - PERIODICI - QUOTIDIANI
 
 
Le Arti - Bolaffi arte - Quadrante delle Arti - Junior Dental - Nuovi orizzonti - Il Miliardo - Valigia Diplomatica - La Stagione - La Stampa - Cinema Sport - Stampa Sera - Roma - Napoli Notte - Il Corriere di Napoli - Daily American - Momento Sera - Il Messaggero - Il Tempo - Lotte Nuove - La Vedetta - Il Corriere dell'Arte - ecc.

 

 
HANNO SCRITTO 
 
 
M.BERNARDI  -  PADRE P. BORGA  -  V. BOTTINO  - E. CANE' -  L. CARANDO - F. CARESIO  - M.  CENTINI -   V. COMO  -  M. CONTINI  -  G. DELLA MARTORA - E. DI VITA - M. DORIGO - A.  DRAGONE -  L. DURANDO -  G. FALOSSI - GRASSI - MAZZEO - GALVANO  - F. CARESIO - C. MORRA - A. MISTRANGELO - A. MINUCCI - M. PORTALUPI - A. OBERTI - A. PEDUTO - P. RIZZI - M. ROBIGLIO - A. ROSSI - G. REBUFFO - C. RUJU - L. SARTORI - A. SPINARDI - V. TIBERI - F. TORRIANI -
 
 
 
SU RIVISTE - PERIODICI - QUOTIDIANI
 
 
Le Arti - Bolaffi arte - Quadrante delle Arti - Junior Dental - Nuovi orizzonti - Il Miliardo - Valigia Diplomatica - La Stagione - La Stampa - Cinema Sport - Stampa Sera - Roma - Napoli Notte - Il Corriere di Napoli - Daily American - Momento Sera - Il Messaggero - Il Tempo - Lotte Nuove - La Vedetta - Il Corriere dell'Arte - Lo Stato dell'Arte a cura di Vittorio Sgarbi
 
 
 
 ALCUNI GIUDIZI CRITICI
 
 
... occorre giustamente ridimensionare su valori artistici quel "rivolta sociale" che accostammo come etichetta a Gianbar. In effetti le composizioni del pittore torinese hanno per filo conduttore la "condizione umana" ma senza programmi politici.
 
La carica espressiva di Gianbar è una perfetta fusione  tra impasto timbrico e necessità culturale dove il senso visionario si concreta nel dramma di tutti i tempi, un ritmo imprevisto di movimenti, in modo che luci ed ombre nelle cavità profonde dei piani, in tutta la modellazione, facciano sentire incombenti le forze naturali al di sopra dell'uomo.
 
VITTORIO BOTTINO
 
L'uso del colore è senza dubbio efficacissimo: infatti Gianbar sorprende con la potenza dei suoi verdi e dei suoi rossi e, tra l'altro, riesce a usare i cromatismi in funzione di stati d'animo...
 
GINO GRASSI
 
Quello che più colpisce nelle figure dipinte da Gianbar, è il loro voltare le spalle al mondo circostante con un'aria di schiva noncuranza, quasi di timidezza delusa. E qui si vede la scarna essenzialità dei soggetti, il loro anelito alla semplicità, in irrimediabile (e  sofferto) contrasto con un ambiente che di semplice e di essenziale conosce poco o nulla. Gli sguardi dei personaggi di Gianbar incrociano corrucciati quelli dello spettatore; in una logica e coerente sequenza da contenuto a forma, le figure finiscono per  delle tele, divenute ormai troppo strette per contenerle...
 
FRANCO TORRIANI
 
... molti critici vedono in Gianbar un espressionista, ma io penso che sia troppo poco, nel senso che l'espressionismo può essere il denominatore comune alle sue opere, ma spesso (e fortunatamente) l'artista riesce a dare ai suoi lavori una caratteristica del tutto personale che fa riconoscere i suoi dipintii fra mille altri; quindi si potrà parlare di chiave espressionista.
 
GUIDO DELLA MARTORA
 
... le  figure, i paesaggi, lungi da una rappresentazione strettamente naturalista, si presentano impostati in sicura distribuzione compositiva, piegati ad esigenze grafiche e strutturali. Tuttavia l'impostazione decorativa non toglie o subordina la sincerità del sentimento.
 
La pittura di Gianbar riflette una tipica di espressionismo lontana dall'esasperazione patologica
 
La pittura di Gianbar riflette una tipica forma di espressionismo, lontana dall'esasperazione patologica di marca scandinava o germanica, un Espressionismo che si fonda su sane emozioni, regolate da un nitido ordine compositivo, in cui le deformazioni sono sorvegliate, ma incisive nel rendere i moti interiori dell'animo.
 
ADALBERTO ROSSI
 
Ama i rossi squillanti, si esprime con tinte violente, non sussurra mai, grida la sua presenza. Il segno nitido staglia figure umane ben costruite, sovente ricche di evidenza plastica.
 
GIAN REBUFFO... la sua pittura affronta essenzialmente il tema del lavoro, della donna e del peccato attraverso un cromatismo che tende a porre in risalto la situazione dell'uomo di fronte alla società moderna, situazione piena di contrasti, di lotte, di contraddizioni.
 
Tuttavia i n questo pessimismo dominante si avverte il grande argomento divinità, forse, che, apre alla speranza di un avvenire migliore.
 
VITTORIO TIBERI
 
La pittura di Gianbar manifesta senza offuscamenti radici diverse che affondano in un intento espressionistico personale, di sfuggire a quelle manifestazioni più note, diffuse e imitate alla stanchezza.
 
Una delle qualità più evidenti è un colore brusco, violento che senza giungere a  ciò che oggi s'usa chiamare contestazione globale, risulta sicuramente quale frutto di una profonda e amara scontentezza.
 
Quantunque ancora giovane, Gianbar si è  già misurato con molte prove audaci ed è spesso riuscito a comunicarci quella specie di sentimento tragico della vita: c'è da sperare tuttavia che la sua stessa esistenza contribuisca a mitigare il dolore e la protesta...
 
EUGENIO CANE'
 
In  Gianbar la ricerca del colore si pone come ricerca linguistica. Si potrebbe al limite parlare di un metalinguaggio di spazi e di toni.
 
Le immagini sono evocate da una logorante analisi introspettiva, non mutuate da una sensibilità mimetica.
 
In lui trovi anche il paesaggio, la natura morta, ma nei disegni come negli oli quello  che soprattutto conta è il dilacerante conflitto dell'uomo con se stesso e il mondo, ed il vasto mondo non è che la proiezione dell'< io > in angoscia, che l'arte, propellente e ideale nella lunga serie grigia dei giorni eguali, deve vincere e placare.
 
ATTILIO PEDUTO
 
... la problematica dell'artista si dimostra esplicita proprio attraverso quei valori umani che vengono ad evidenziarsi dalle tele, uomini e natura in perenne lotta per una sopravvivenza giusta. E a tale svisceramento sociale-umano viene a corrispondere l'iconografia e l'impostazione coloristica delle rappresentazione: uomini inseriti in un paesaggio che diviene tutt'uno con il protagonista uomo il cui taglio somatico, accentuato con un marcato segno, incide il colore sottostante e viene a prospettarsi nel suo intendimento neo-espressionista.
 
CIRO RUJU
 
... Una pittura, dunque, quella di Gianbar, in cui l'etica si allea all'estetica, che vuol anche essere un insegnamento per chi sappia leggere con gli occhi dell'anima.
 
Insegnare con la forma, con i colori, è una strada antica, che ci è congeniale, sempre valida, propiettata nel futuro.
 
Accogliamo pertanto i messaggi di Gianbar nella "giostra" del Piemonte Artistico e Culturale, attenti a penetrare nel suo linguaggio, affinché la sua simbologia non rappresenti più un mistero, ma un libro da leggere dalla prima all'ultima pagina.
 
GIUSEPPINA GRAMOLA - Presidente del Piemonte Artistico e Culturale
 
... La mostra di Gianbar costituisce un momento di documentazione del suo percorso artistico attraverso il tempo, raccogliendo  quelle immagini che da sempre caratterizzano il suo mondo, la sua volontà di comunicare i suoi sogni, le segrete angosce, il dolore di vivere.
 
In  questa rassegna prendono così forma e consistenza le sinuose figure femminili della misteriosa espressione, gli enigmatici "guru", che richiamano alla mente la spiritualità  orientale, le nature morte e i rari paesaggi,  che rappresentano l'essenza del discorso pittorico di Gianbar.
 
On.le ENZO GHIGO - Presidente della Regione Piemonte
 
... Da più di vent'anni la sua esperienza appartiene al "corpus" dell'arte torinese, a quel mondo di interiori rivelazioni che accompagna un dettato che passa dall'accensione dei rossi alla linea dolcissima delle figure femminili, dalla ieratica magia degli emblematici ritratti ai simboli della vita emergenti dalle "tavole" come lo scorrere di acque purificatrici.
 
L'amore e la morte, la  fecondazione e il ripetersi infinito dei gesti, degli sguardi, delle attese, concorre a sancire la vera e insostituibile "scrittura" di   Gianbar.
 
Questa personale al "Piemonte Artistico e Culturale", patrocinata dalla Regione Piemonte, consente di percorrere il suo cammino, di ritrovare le moltivazioni che sono alla base di un percorso solitario, di profonde meditazioni, di riflessioni che sembrano non abbandonarlo mai.
 
Direi che Gianbar non perde mai di vista l'uomo e ne esprime la complessità interiore in ogni frangente e, soprattutto fissa sulla tela i segni indelebili di una sequenza di memorie affioranti come un amore mai concluso, mai sopito, mai sconfitto.
 
E in queste "impressioni" ogni gesto appare trattenuto, raggelato, sostenuto  dalla ragione dell'essere e del divenire.
 
ANGELO MISTRANGELO
 
... il rispetto della forma, l'equilibrio e l'armonia della composizione sono sempre in rapporto all'estetica, ma anche all'ordine universale.
 
Anche noi guardiamo verso il cielo, se non abbiamo troppi interessi per i beni della terra e ne mutuiamo validi insegnamenti.
 
Se osserviamo le figure monumentali disegnate da Gianbar, cavalli e cavalieri in  giostra, le donne fiorite, distese nel verde, percepiamo nella sua pittura, nei suoi valori plastici, la continuità con le immagini classiche: gli scultori greci, gli scultori romani, il neoclassico Canova.
 
L'immobilità, la staticità, apparente, delle figure di Gianbar, nella loro fissità alludono a una interiorità che si illumina nella contemplazione del creato e dei valori dello spirito, che raramente si abbandona all'angoscia.
 
Lo stesso Gesù Cristo, dall'alto della sua Croce, estende le sue braccia su tutta l'umanità, che non soffre, ma si alimenta nella sofferenza del Crocefisso e ne trae motivi di allegria.
 
ALDO SPINARDI
 
Essenzialmente pittore di figura - e si vedano i bellissimi disegni preparatori, ove meglio si possono cogliere le componenti stilistiche che egli ha assimilato e trasposto in modo personale nel proprio svolgimento - Giambar sembra, nei più sereni quadri di paesaggio e di natura morta, concedersi una pausa d'evasione nella gioia del colore vivido, del segno scattante.
 
Attento alle trasformazioni del gusto, nelle opere più recenti, Gianbar sembra avviarsi ad un diverso tipo, quasi astrattistico, di composizione, ove i suoi temi ritornano allineati e iterati in piccole proporzioni, quasi lettere di un criptico alfabeto, di scrittura geroglifica che colma fittamente le superfici e richiede all'osservatore i tempi successivi di una lettura.
 
ALBINO GALVANO
 
Pur non dimenticando mai la lezione e la presenza della realtà, più forte in queste ultime opere il passo verso l'informale, la cui soglia tuttavia Gianbar non oltrepassa, continuando a provare nella concretezza quotidiana giusto supporto per le sue cromie ardenti di foga quasi furente e tormentata, ma che si distende con improvvise rappacificazioni in certe costruzioni maestose e piene di avvolgente dolcezza, in certi paesaggi accesi e trasfiguranti, in corpi di volumetrica eleganza.
 
FRANCO CARESIO
 
... artista polivalente capace di raccontare le proprie sensazioni con stile originale ed assolutamente raffinato, presenta i suoi ultimi lavori, emblema di una svolta decisiva, che sottolineano l'avvicinamento dell'artista alla filosofia orientale.
 
Con tecniche ricercate e attraverso l'uso di oli fluorescenti riesce nell'intento di ricreare un'atmosfera suggestiva, intima, raccolta.
 
Sorprende come l'uso di questi oli possano trarre in inganno: è facile credere che si tratti di opere retro illuminate, attentamente disposte lungo un percorso visivo che appare inconsueto. Così non è. La tecnica di Gianbar prevede un'impostazione legata al disegno, finemente dettagliato ...
 
BRUNELLA MANZARDO 
 
... il background di Gianbar non è infatti limitato alla ricerca estetica di sè, ma c'è un'urgenza che lo spinge ad indagare ambiti più vasti proponendo un uso dell'arte come strumento filosofico.
 
Abile nell'armonizzare geometria e colore, l'artista torinese propone la sua antropologia quasi onirica, dimensionando un mondo che forse non c'è, o che magari potrebbe essere già previsto per un prossimo futuro.
 
Qualunque sia la sua risposta, alla base c'è una certezza: Gianbar sa ancora sognare. Riesce ad immaginare un tempo e un luogo in cui a dominare potrebbe essere la tecnica, ma dove saranno ancora evidenti fiori e piante, cieli ed acque.
 
Tutto  sommato, si tratta di una pittura di speranza che con l'ausilio di un'abile osmosi tra colori caldi e freddi, riesce ad indicarci una strada possibile per riuscire a coniugare cultura umanistica e cultura scientifica.
 
Gianbar, a farlo con semplicità e anche  con  un pò di ironia, lo fa da sempre e ci aiuta a guardare il futuro, o quantomeno il futuribile, con un briciolo di speranza; ci indica punti di osservazione molto originali. A tratti un pò fanciulli.
 
MASSIMO CENTINI

MOSTRE PPERSONALI

1965 - Galleria " La Scaletta" - Torino

1969 - " La Conchiglia "

1970 - " Europa " - Cuneo -

1970 - " Esposizione Sulla nave " Roma  " Della Flotta Lauro, in occasions Della crociera a Malta - Tunisia - Marocco

1970 - Galleria " La Lanterna " - Moncalieri  (TO)

1971 - Galleria " Tele Europa " - Roma

1971 - Galleria " Lo Zodiaco " - Napolo

1971 - Galleria " La Scogliera "  - Vico Equense

1972 - Galleria " Accademia " - Torino

1972 " - Galleria " Il Riccio " - Venezia "

1972 - Esposizione Sulla nave " Enrico Costa " in occasione Della crociera Marrakech, Granada, Siviglia

1972 - Gallera " Civica d'Arte Moderna " - Saint Vincent

1972 - Premio " Il Personaggio ", Fonit Cetra - Torino

1973 - Galleria " Quaglino " - Torino

1974 - Galleria " La Scaletta " - Torino 

1976 - Galleria " Lo Scorpione " - Milano

1977 - Galleria " La Conchiglia " - Torino

1978 - " Centro Internazionale Arte Oggi " - Milano

1982 - Invito ad exported presso la " Royal Academy of Arts " -  Londra

1984 - Galleria " Accademia " - Torino 

1987 - " Artein Vetrina " - Torino

1990 - Galleria " Accademia " - Torino

1995 - Galleria " Piemonte Artistico Culturale " con il Patrocinio Della Regione Piemonte

1998 - Galleria "Accademia " - Torino

2000 - Galleria " Accademia " - Torino

2003 - Galleria " La Conchiglia " - Torino

2007 - Galleria " Micro' " - Torino

2008 - Galleria " Micro' " - Torino

2009 - Galleria " Micro' " - Torino

2011 - Galleria " Unique " - Torino

2011 - "Torino Arte 150"  - Palazzo Barolo - Torino

2011 - Villa Giulia " Alberi d'Artista " - Verbania

2012 -  54^ Biennale di Venezia - Padiglione Italia Palazzo Nuovo - Torino

2016 - Galleria d'Arte " La Conchiglia " - Torino